Il 29 Maggio 2012 è scomparso a Tokyo il regista giapponese Kaneto Shindo. Regista giapponese di culto naque ad Hiroshima il 28 Aprile 2012, dopo diverse collaborazioni registiche esordì come regista nel 1951 con Racconti di una sposa amata e nel 1952 con "I bambini di Hiroshima".Dopo alcuni altri film di minore interesse, come La valanga (1953) e La vita di una donna (1954) e trilogia femminista, Storia di una vita (1953; Rigagnolo (1955), Solo le donne hanno dispiaceri (1957) e una denuncia delle radiazioni radioattive Il peschereccio Drago della Fortuna (1959), tornò al grande cinema con L'isola nuda (1962), dove l'assoluta mancanza di dialoghi vestiva di autentica poesia la quotidiana lotta per la vita degli abitanti di una delle zone più povere del Giappone. Dopo L'uomo (1963), forte racconto marinaresco sugli eccessi cui l'egoismo spinge quattro naufraghi alla deriva, accentuò la sua naturale tendenza al calligrafismo in Sesso perduto (1966), Conquista (1965) e Kuroneko (1968), due film molto ben costruiti che gli attirarono le critiche insincerità artistica tanto da fare in parte ridimensionare il giudizio sullasua opera precedente. Negli anni Settanta tornò sceneggiatore per La battaglia di Okinawa, ma nel 1976 presentò al Festival di Cannes un documentario sul suo maestro Mizoguchi e, due anni dopo, realizzò un film ambizioso: La ballata solitaria di Chikuzan. Con oltre 200 film come sceneggiatore e 40 che portano la sua regia alle spalle, il grande Kaneto Shindo muore il 29 maggio 2012 a Tokyo.Aveva 100 anni e una grandissima e fiorente carriera di film alle sue spalle.
Condoglianze.
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